La siccità sta mettendo a rischio il transito giornaliero
In Medio Oriente il Canale di Suez deve fare i conti con i problemi derivanti dall’instabilità geopolitica. Dall’altra parte dell’oceano, invece, il Canale di Panama ha un altro, grande nemico, la secca che si sta prolungando da mesi a causa del fenomeno climatico del Niño.
Stando alle cifre rese note dall’Autorità del canale (Acp) dove transitano il 40% dei container di tutto il mondo, si delinea il pericolo di dover ulteriormente ridurre il transito delle navi che, dalle precedenti 32 al giorno del 2023, sono passate a 24 ed ora rischiano di vedersi ridurre a 18 con perdite stimate tra i 500 e i 700 milioni di dollari per il 2024.
Un problema che tra le prime conseguenze vede anche l’aumento dei costi di spedizione e dei prezzi finali delle merci, per lo più indirizzate negli USA (40%) a tutto discapito dell’inflazione.
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