Medvedev: “Forse arriveremo a Kiev, se non ora più avanti”
La guerra in Ucraina giunge al giorno 729. Sabato 24 febbraio si entrerà nel terzo anno di conflitto. Oggi botta e risposta tra Medved e l’Unione europea, con l’ex premier russo che minaccia dicendo che i carri armati di Putin arriveranno fino a Kiev e l’Ue che replica duramente: “Ha bisogno di una assistenza mentale“.
In questo bailame di scontri e attacchi verbali è la Gran Bretagna ha attuare le nuove sanzioni contro Mosca per la guerra in Ucraina. Il governo britannico di Rishi Sunak ha annunciato un ennesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, prendendo di mira 50 fra individui ed entità per marcare il secondo anniversario dell’inizio della guerra su vasta scala in Ucraina. Lo riporta il Foreign Office, precisando che il nuovo pacchetto prende di mira in particolare il complesso militare che fa capo al potere di Vladimir Putin. Le nuove mosse arrivano dopo che la Gran Bretagna e il suo primo ministro avevano annunciato a gennaio nuovi aiuti all’Ucraina per 3,2 miliardi di dollari.
Le truppe russe potrebbero spingersi fino a Kiev, “se non ora, in un’altra fase dello sviluppo di questo conflitto“. Le parole che hanno fatto infuriare l’Europa, l’ex presidente Dmitry Medvedev in un’intervista a diversi media russi, tra cui l’agenzia stampa Tass. «Riguardo a Odessa – ha aggiunto Medvedev, attuale vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale – posso semplicemente dire: Odessa, torna a casa. Questa è la nostra città, russa e della Russia. Guardate la faccia sorridente, felice, della vedova di Navalny. C’è la sensazione che lei avesse aspettato questo evento per tutti questi anni per lanciare alla grande la sua vita politica. E lei l’ha già detto. Tutto ciò è molto triste». Lo ha affermato l’ex presidente russo Dmitry Medvedev in un’intervista con i media di Mosca. La portavoce del team Navalny, Kira Yarmysh, ha postato il video di questa dichiarazione su X accompagnandolo con una risposta a Medvedev: “Registreremo ogni sua parola, non ne dimenticheremo nessuna, e poi lo faremo rispondere di ognuna“.
Sulle dichiarazioni dell’ex presidente della Russia Medvedev sul fatto che le truppe russe potrebbero spingersi fino a Kiev “possiamo semplicemente consigliare qualche consulenza e assistenza mentale, ma non sono sicuro che lo Stato russo con i miliardi che spreca in questa guerra illegale contro l’Ucraina possa effettivamente permettersi di investire qualcosa nell’assistenza sociale e sanitaria per la propria gente“. A rispondere è il portavoce della Commissione europea per gli affari esteri Peter Stano durante il briefing con la stampa definendo Medvedev “un eterno numero due“.
«Normalmente non commentiamo tutti i commenti strani, soprattutto di persone che cercano disperatamente l’attenzione, soprattutto se sono l’eterno numero due e sebbene sia bello che questa persona condivida pubblicamente con noi la diagnosi sul suo stato mentale,- ha affermato Stano – Riguardo all’Ucraina, penso che i ministri degli Affari esteri siano stati molto chiari questo lunedì quando si sono incontrati a Bruxelles sul fatto che siamo determinati a continuare la legittima difesa dell’Ucraina contro l’aggressione, soprattutto perché ci stiamo avvicinando al traguardo dei due anni dall’inizio dell’invasione su vasta scala, pertanto l’Alto Rappresentante e gli Stati membri stanno facendo tutto il possibile per fornire più velocemente possibile munizioni, equipaggiamento militare, difesa aerea, eccetera, in modo che l’Ucraina possa alla fine vincere questa guerra contro l’aggressore».
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