I numeri di Banca di Grecia: superato di 1,4 milioni il valore del 2019. Cicladi e Atene alle prese con l’overtourism
Mai tanti turisti in Grecia come nel 2023. Nonostante il caldo prolungato, e la conseguente furia degli incendi che hanno provocato almeno 26 morti e indotto, in particolare a luglio, nell’isola di Rodi, la fuga di migliaia di persone, turisti inclusi. Secondo i dati preliminari diffusi dalla Banca Di Grecia, ben 32,7 milioni di turisti internazionali hanno visitato Atene, Cicladi e Peloponneso. Una cifra, non solo decisamente superiore, 17,6 per cento, a quella del 2022, ma anche, e non di poco, più elevata del record assoluto, i 31,3 milioni visti nel 2019.
Come e forse più che altrove le stagioni 2020-2021 erano state fortemente penalizzate dalla pandemia e dalle restrizioni conseguenti. Il 2023, atteso come anno della definitiva ripresa, in un Paese in cui il turismo è uno dei primi se non il primo motore dell’economia, è stata fortemente segnata dalla lunghissima ondata di calore, con temperature anche superiori ai 46 gradi, fenomeno tutt’altro che estraneo alla violenta serie di incendi, che a più fasi, si sono abbattuti, con particolare intensità a Rodi e a Corfù nel mese di luglio, e nella regione dell’Evros, nord est della penisola, al confine con la Turchia, in agosto.
Alla fine, la voglia arretrata di vacanze mare è stata più forte anche dei pesantissimi contrattempi geoclimatici. Tra i primi fan della vacanza in Grecia, i turisti dell’Unione Europea sono cresciuti, nel complesso, del 15,6 per cento, a 19,6 milioni, con importanti saldi positivi da Germania +9,5 per cento, a 4,7 milioni e Francia +4,2 per cento, a 1,8 milioni. Gli ospiti britannici sono stati 4,6 milioni, con un incremento del 2,4 per cento, mentre molto più corposo è stato l’incremento degli arrivi dagli Stati Uniti, 29,2 per cento, per un totale di 1,4 milioni.
Tra tanti record, c’è l’inevitabile contropartita dell’overtourism, in particolare nelle isole icona delle Cicladi, a cominciare da Mykonos e Santorini. Senza contare la stessa capitale Atene, dove le autorità preannunciano l’introduzione di misure di controllo dei numeri e dei flussi di accesso all’Acropoli, in particolare per evitare le frequenti lunghe attese all’ingresso, sotto la calura estiva. Per i numeri ufficiali del turismo greco c’è da aspettare aprile.
Secondo il rapporto annuale dell’Insete di fine dicembre, il contributo diretto del turismo al Pil greco nel 2023 è stimato in 24 miliardi di euro, con cinque regioni che rappresentano quasi il 90% delle entrate del Paese, tre delle quali sono aree prettamente turistiche. Nel periodo gennaio-settembre 2023 gli incassi dei viaggi sono stati pari a 17,9 miliardi di euro, superando di 2,4 miliardi di euro i corrispondenti incassi del 2022 e di 1,8 miliardi di euro la performance del 2019, anno record per il turismo greco.
Mentre nel periodo gennaio-ottobre 2023, gli arrivi di visitatori stranieri in tutti gli aeroporti del Paese hanno superato del 13,1% i livelli del 2019. Inoltre, gli arrivi internazionali negli aeroporti regionali del Paese sono stati il 6,3% in più rispetto all’anno scorso e il 14,4% in più rispetto a quelli corrispondenti del 2019.
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