
Nel complesso i membri del Consiglio direttivo della BCE hanno segnalato che sono “ancora necessarie continuità, cautela e pazienza, dal momento che il processo disinflazionistico resta fragile
E’ prematuro parlare di taglio ai tassi d’interesse, la politica monetaria sarà decisa di volta in volta sulla base dei dati macro-economici in arrivo. Gli analisti scommettono su un primo taglio dei tassi già ad aprile ma i funzionari non si sbilanciano e continuano ad invitare alla cautela. Lo aveva detto qualche giorno fa la presidente Lagarde ed ora anche i verbali dell’ultima riunione del 25 gennaio lo mettono nero su bianco. «Il rischio di tagliare i tassi ufficiali troppo presto è stato considerato ancora superiore a quello di tagliarli troppo tardi – si legge nelle minute. – Dover invertire la rotta, nel caso in cui l’attività economica riprendesse più del previsto, la crescita salariale accelerasse o emergessero nuove pressioni inflazionistiche, potrebbe comportare elevati costi di reputazione».
Nel complesso i membri del Consiglio direttivo della BCE hanno segnalato che sono “ancora necessarie continuità, cautela e pazienza, dal momento che il processo disinflazionistico resta fragile e un rallentamento troppo precoce potrebbe vanificare alcuni dei progressi compiuti“. Sebbene lo shock inflazionistico iniziale sia stato in gran parte invertito, occorre guardare agli effetti di secondo impatto, che potrebbero rivelarsi più ostinati. Allo stesso tempo, i policymaker hanno espresso “maggiore fiducia nel fatto che l’inflazione verrà riportata tempestivamente verso l’obiettivo del 2%“.
E’ stato inoltre sottolineato che il rischio di un involontario inasprimento della politica monetaria è stato mitigato dal fatto che i mercati finanziari stavano gia’ scontando una serie di tagli dei tassi nel 2024, contribuendo ad un allentamento delle condizioni sia finanziarie che di finanziamento. Tuttavia è stato anche sostenuto che un tale allentamento potrebbe essere prematuro e potrebbe far deragliare o ritardare un tempestivo ritorno dell’inflazione al target.
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