
Ad Cattaneo: “lavoriamo per realizzare una maggiore efficienza per crescere”
Si torna a parlare di Enel e lo fa il diretto interessato, l’amministratore delegato Flavio Cattaneo, che ospite in un talk dedicato all’energia durante un evento della Scuola di formazione politica della Lega, accenna alla situazione dell’azienda.
«La situazione debitoria di Enel è nota, la nostra ambizione è stata di ridurlo e siamo certi che entro quest’anno sarà in linea con i peers, anzi anche migliore. Inoltre lavoriamo per realizzare una maggiore efficienza per crescere». Così l’Ad di Enel Cattaneo
A fine 2023 Cattaneo aveva esposto il piano per rilanciare Enel e che si poneva importanti obiettivi anche per l’anno in corso. «Il piano punta a trasformare il gruppo Enel in un’organizzazione più snella, flessibile e resiliente. La disciplina finanziaria sarà il fondamento della nostra strategia, per potenziare la generazione di cassa e l’efficienza, mentre la sostenibilità continuerà a guidare le nostre decisioni di business».
Il principale azionista di Enel è il ministero dell’Economia, con una quota del 23,6 per cento. Gli investimenti lordi pianificati nel periodo 2024-2026 ammontano a circa 35,8 miliardi di euro e si rivolgeranno principalmente alle reti e alle rinnovabili. Gli investimenti negli impianti rinnovabili, in particolare, come specificato dalla società in un comunicato, seguiranno un approccio volto alla minore intensità di capitale e di rischio: vale a dire maggiore selettività negli investimenti, predilezione per i progetti a basso rischio e diversificazione di tecnologie e mercati.
Il maggiore focus sulle reti, unito alla creazione di partnership sui progetti rinnovabili, dovrebbero garantire un minore fabbisogno di cassa per gli investimenti, che ammonteranno, calcolandone il netto, anziché il lordo a circa 26,2 miliardi di euro.
Con partnership, Enel intende un modello di business per gli investimenti nelle rinnovabili per il quale la società deterrà una partecipazione superiore al 50 per cento ma inferiore al 100 per cento nell’asset, in modo da ridurre l’esposizione al rischio (anche considerato il contesto generale di tassi di interesse elevati che sta mettendo in difficoltà i produttori di tecnologie pulite). In Italia e il Spagna, invece, Enel prediligerà un modello di ownership, ovvero di partecipazione al 100 per cento nel progetto.
Puoi trovare qui tutte le notizie su Enel
FOTO: SHUTTERSTOCK