
La fase a cielo aperto da oltre 100 milioni di tonnellate annue
Al via l’ambizioso piano della Cina per espandere la miniera di Julong nell’altopiano del Quinghai-Tibet, aperta pochi anni fa, il piano vale 17,5 miliardi di yuan, pari a 2,4 miliardi di dollari. La volontà è quella di far diventare la miniera la più grande al mondo per la produzione di rame.
Le autorità di Pechino, hanno riferito i media statali, hanno approvato la seconda fase di sviluppo che aumenterà la capacità giornaliera di estrazione e lavorazione del minerale da 150.000 a 350.000 tonnellate per avere la quantità annua di oltre 100 milioni di tonnellate, secondo le note separate rilasciate da Zijin Mining Group e Zangge Mining, i due maggiori investitori del progetto.
In base ai piani, la nuova fase a cielo aperto entrerà in funzione entro la fine del 2025 e avrà una durata di servizio di 36 anni: aumenterà la produzione annuale di rame di Julong da 154.000 a 300.000-350.000 tonnellate e quella di molibdeno minerale da 5.000 a 13.000 tonnellate. L’attività della prima fase è iniziata alla fine del 2021, con una capacità di produzione annua di rame designata di 160.000 tonnellate circa Zijin e Zangge possiedono rispettivamente il 50,1% e il 30,8% di Julong. La prima ha acquisito la sua quota per circa 3,9 miliardi diyuan che corrisponde a 539 milioni di dollari a giugno del 2020.
Julong, inoltre, possiede anche i diritti su due altre miniere più piccole nell’area adiacente.
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