
Gallup: il presidente sconta gestione crisi migratoria al confine con il Messico e i conflitti in Ucraina e Medio Oriente
Non sono giorni facili per il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che dopo l’avanzata alle primarie del partito repubblicano da parte di Donald Trump vede capitolare il tasso di approvazione nei suoi confronti al 38%, appena un punto percentuale in più rispetto al minimo toccato dalla sua amministrazione e ben al di sotto della soglia del 50% che solitamente anticipa la rielezione dei presidenti in carica. E’ quanto emerge dall’ultimo sondaggio della società demoscopica Gallup, secondo cui Biden sconta l’insoddisfazione dei cittadini statunitensi per la gestione della crisi migratoria al confine con il Messico, e delle crisi in Ucraina e Medio Oriente.
In particolare, rileva Gallup, come il sondaggio evidenzi i tassi di approvazione inferiori alla media «su cinque questioni chiave affrontate dagli Stati Uniti. Per quanto riguarda l’immigrazione, l’operato dell’amministrazione presidenziale in carica è approvato da appena il 28% degli elettori. Per quanto riguarda la crisi in Medio Oriente, la gestione degli affari esteri, l’andamento dell’economia e la situazione in Ucraina, invece, i tassi di approvazione goduti da Biden si attestano rispettivamente al 30, al 33, al 36 e al 40%».
Gallup ricorda che il consenso goduto dal presidente Biden non supera il 44% dall’agosto 2021, e che il tasso di approvazione medio goduto dal presidente nel suo terzo anno di mandato è stato del 39,8% il secondo peggiore dal Secondo dopoguerra per un presidente Usa al primo mandato. Il sondaggio effettuato da Gallup ha coinvolto 1.016 cittadini statunitensi adulti tra il primo e il 20 febbraio scorsi.
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