
I movimenti sono stati accompagnati da un inaspettato balzo del reddito personale, che è aumentato dell’1%, ben al di sopra delle previsioni dello 0,3%
L’indicatore chiave dell’inflazione della Fed, il PCE core, è aumentato dello 0,4% a gennaio su mese, mentre registra un +2,8% rispetto a un anno fa, in entrambi i casi in linea con le attese. E’ quanto riporta l’Ufficio di analisi economica del Dipartimento del Commercio.
Il PCE principale, comprese le categorie volatili di alimenti ed energia, è aumentato dello 0,3% mensile e del 2,4% su base 12 mesi, rispetto alle rispettive stime per lo 0,3% e il 2,4%.
Le mosse sono avvenute nel contesto di un inaspettato balzo del reddito personale, che è aumentato dell’1%, ben al di sopra delle previsioni dello 0,3%. La spesa è diminuita dello 0,1% rispetto alla stima di un aumento dello 0,2%.
Gli aumenti dei prezzi di gennaio riflettono uno spostamento in corso verso i servizi rispetto ai beni mentre l’economia si normalizza dopo le interruzioni della pandemia di Covid. I prezzi dei servizi sono infatti aumentati dello 0,6% nel mese mentre i beni sono diminuiti dello 0,2%. Su anno i primi hanno visto un +3,9%, mentre i secondo sono diminuiti dello 0,5%. All’interno di queste categorie, i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati dello 0,5%, controbilanciati da un calo dell?1,4% nel settore energetico. Su base annua il settore alimentare è aumentato dell?1,4%, mentre l’energia è scesa del 4,9%.
FOTO: SHUTTERSTOCK