
A dicembre +2,1% su mese. Bene il fatturato alimentare
Nel 2023 il fatturato dell’industria diminuisce dello 0,5% rispetto all’anno precedente. Si registra un leggero incremento delle vendite sul mercato estero, ma calano quelle verso i clienti interni. Lo si legge nel report dell’Istat.
A dicembre si registra un aumento del 2,1% rispetto al mese precedente, registrando una dinamica positiva su entrambi i mercati (+1,7% sul mercato interno e +2,7% su quello estero). In particolare gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale per i beni intermedi (+4,0%), per i beni di consumo (+2,4%) e per i beni strumentali (+0,1%), mentre si registra un calo per l’energia (-1,2%). Su anno invece si registra un calo dello 0,1%, sintesi di una diminuzione dello 0,8% sul mercato interno e di un incremento dell’1,1% su quello estero. I giorni lavorativi sono stati 18 contro i 20 di dicembre 2022.
«Dati altalenanti! Se i dati congiunturali sono positivi e sono di buon auspicio per il 2024, dato che fanno presupporre in un’uscita dal tunnel almeno per i primi mesi di quest’anno, quelli tendenziali restano negativi. In particolare si chiude male il 2023, con un calo medio dello 0,5% rispetto al 2022, -1,1 per il fatturato interno. Un andamento ancor più preoccupante se si considera che il dato è falsato dall’inflazione e che in volume, per il settore manifatturiero, il 2023 è stato un anno nero per le nostre industrie, con un crollo del 2% rispetto all’anno precedente», afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
In controtendenza all’andamento generale cresce il fatturato dell’industria alimentare che fa registrare nel 2023 un aumento del 6,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Lo sottolinea la Coldiretti secondo cui il principale mercato di destinazione dei prodotti agroalimentari italiani è l’Unione Europea, che assorbe circa 2/3 delle esportazioni ma ben 1/3 è con Germania, Francia e Stati Uniti che si classificano come i partner di maggior rilievo, sebbene per gli Usa si registri una contrazione delle spedizioni nel 2023.
FOTO: SHUTTERSTOCK