
I giudizi espressi sulle piattaforme potrebbero accelerare fughe di capitali
Secondo un report elaborato da S&P, commenti, messaggi e informazioni presenti sui socila media possono influenzare l’opinione pubblica accelerando eventuali crisi bancarie e deflusso dei depositi presso gli istituti di credito. Perciò, sottolineano da S&P «le banche dovrebbero monitorare i social media» nel momento in cui elaborano una strategia digestione del rischio per la liquidità.
Come visto nei casi di crisi nel 2023 «le banche in difficoltà presentavano problematiche di fondo, tra cui squilibri finanziari, carenze strutturali e notevoli lacune nella gestione del rischio e nella governance. Tuttavia, nel momento in cui una banca è vulnerabile alle tensioni di liquidità, l’attività sui social media (a prescindere dalla veridicità) può rapidamente esporre le debolezze, erodendo la fiducia dei clienti e accelerando i deflussi di depositi».
«La diffusione di informazioni dannose può essere difficile da monitorare nei gruppi privati, limitando la capacità di banche e autorità di regolamentazione di reagire in modo efficace. Al contempo, le piattaforme aperte possono raggiungere rapidamente un pubblico massiccio, rendendo difficile il controllo dei danni» sottolinea l’agenzia di rating.
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