
Naso “L’auspicio è che nel frattempo si sia ragionato sui possibili elementi migliorativi ”
Scettico il parere di E-motus sul futuro del mercato dell’auto elettrica in Italia che per il momento regge grazie agli ordini pregressi. Un nuovo Ecobonus potrebbe evitare una paralisi delle immatricolazioni. Il dubbio sul futuro viene dai numeri, per la precisione quelli di gennaio-febbraio 2024 quando le elettriche immatricolate in Italia sono risultate 7.931 unità, in calo di 271 unità sul primo bimestre 2023, con una market share pari al 2,7% (dal 3,2% dei primi due mesi del 2023).
«L’assenza di un crollo verticale non deve ingannare, perché sui dati influiscono ancora gli ordinativi precedenti all’annuncio dei nuovi bonus», osserva il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso, sottolineando che «nei prossimi mesi si percepiranno chiaramente gli effetti del pericoloso interregno tra il vecchio e il nuovo e più vantaggioso sistema incentivante, che induce ovviamente automobilisti e imprese a rimandare l’acquisto fino all’entrata in vigore delle nuove agevolazioni, già rese pubbliche».
«A fronte del ritardo attuativo l’auspicio è che nel frattempo si sia ragionato sui possibili elementi migliorativi della misura, a partire dall’allineamento del ‘cap’ di prezzo per le auto elettriche incentivabili a quello delle vetture ibride plug-in, per non tagliare fuori un’importante fetta dell’offerta full electric, soprattutto per le auto scelte tendenzialmente per le flotte, a cui pure sono stati meritoriamente estesi gli incentivi. Al netto di ciò, è indispensabile accelerare sull’implementazione del nuovo Ecobonus, se non si vuole congelare il mercato in quelli che sarebbero i suoi mesi più fruttuosi».
Si guarda, intanto all’arrivo di nuovi modelli elettrici europei nei segmenti più accessibili. Un’espansione verso il basso delle gamme BEV che consentirà anche in Italia una progressiva diversificazione del mercato.
«In Paesi come la Germania, dove il mercato si muove storicamente sui segmenti più alti, questa diversificazione c’è già, perché per questi prodotti esiste molta scelta».
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