
Il rapporto deficit-Pil si è attestato al 7,2%, a fronte dell’8,6% nel 2022
Arrivano notizie incoraggainti sul fronte economico italiano. Il Pil ha registrato una crescita dello 0,9%, secondo la stima definitiva dell‘Istat, mentre le prime stime indicavano una crescita inferiore dello 0,7%. Il dato diffuso oggi è anche superiopre alle previsioni della Nadef che fissavano la crescita del Pil 2023 allo 0,8% ma è in decelerazione rispetto al ben più corposo +4% registrato nel 2022. «La crescita – si legge nella nota a commento – è stata principalmente stimolata dalla domanda nazionale al netto delle scorte, con un contributo di pari entità di consumi e investimenti. La domanda estera netta ha fornito un apporto lievemente positivo, mentre è stato negativo quello della variazione delle scorte».
Il rapporto deficit-Pil si è invece attestato al 7,2%, a fronte dell’8,6% nel 2022. Le previsioni della Nadef erano di un deficit al 5,3% del Pil. La pressione fiscale è infine rimasta invariata al 42,5%.
Ricordiamo che in economia il prodotto interno lordo è una grandezza macroeconomica che misura il valore aggregato, a prezzi di mercato, di tutti i beni e i servizi finali prodotti sul territorio di un Paese in un dato periodo temporale.
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