
Musk ha investito oltre 44 milioni di dollari in OpenAI dal 2016 a settembre 2020
I dirigenti di OpenAI, non ci stanno alle parole e soprattutto alla causa intentata da Elon Musk e non si fa attendere la loro risposta. La dirigenza ha contestato le affermazioni avanzate da Elon Musk in una causa e hanno affermato che il Ceo di Tesla è sconvolto dal fatto di non far più parte della startup di intelligenza artificiale.
«Crediamo che le affermazioni in questa causa possano derivare dal rammarico di Elon per non essere stato coinvolto nella società oggi – ha scritto il Chief Strategy Officer di OpenAI Jason Kwon – E’ profondamente deludente vedere Elon intraprendere questa azione contro un’azienda che ha contribuito ad avviare, soprattutto considerando la sua stretta collaborazione con alcuni di voi che sono ancora qui a lavorare per raggiungere la missione».
Musk ha co-fondato OpenAI nel 2015 e si è dimesso dal consiglio di amministrazione nel 2018, quattro anni dopo aver affermato che l’intelligenza artificiale è “potenzialmente più pericolosa delle armi nucleari”.
Musk sta ora facendo causa a OpenAI e al Ceo di Microsoft Sam Altman, tra gli altri, sostenendo che hanno abbandonato la missione fondatrice dell’azienda di sviluppare l’intelligenza artificiale “a beneficio dell’umanità in generale”. Da quando ha rilasciato al pubblico il chatbot ChatGPT alla fine del 2022, OpenAI è diventata una delle startup più in voga del pianeta, con una valutazione, secondo quanto riferito, di oltre 80 miliardi di dollari. La contorta struttura a profitti limitati della società ha portato Altman a essere brevemente estromesso dal consiglio di amministrazione alla fine dello scorso anno, prima che un tumulto tra investitori e dipendenti portasse alla sua rapida reintegrazione.
Musk desiderava da tempo il riconoscimento per il suo ruolo centrale nella creazione di OpenAI, e ha trascorso gran parte della causa legale raccontando la sua versione degli eventi. I suoi avvocati hanno affermato nella causa che Musk è stato contattato nel 2015 da Altman e dal co-fondatore di OpenAI Greg Brockman e ha accettato di formare un laboratorio senza scopo di lucro che avrebbe sviluppato l’intelligenza generale artificiale, o AGI, al di fuori della sfera aziendale.
Gli avvocati di Musk hanno affermato che il loro cliente ha contribuito con oltre 15 milioni di dollari a OpenAI nel 2016, una cifra “più di qualsiasi altro donatore” e ha aiutato la startup a costruire un team di talenti eccellenti. L’anno successivo, Musk ha donato quasi 20 milioni di dollari a OpenAI, che secondo gli avvocati era più di quello di altri sostenitori. In totale, secondo la causa, Musk ha investito oltre 44 milioni di dollari in OpenAI dal 2016 a settembre 2020.
Inoltre, Musk ha affittato lo spazio ufficio iniziale di OpenAI “e ha pagato le spese mensili di affitto”, afferma la causa. Era anche “presente per importanti traguardi aziendali”.
Kwon non ha contestato il ruolo centrale di Musk nei primi giorni di OpenAI, ma ha aggiunto altri dettagli. Ad esempio, Kwon ha scritto che Musk a un certo punto ha indicato di aver bisogno di “pieno controllo iniziale e partecipazione di maggioranza” e in seguito ha suggerito che OpenAI si fondesse con Tesla. “Non pensavamo che nessuno dei due approcci fosse giusto per la missione”, ha scritto Kwon.
Nel promemoria, Altman ha definito Musk uno dei suoi eroi e ha detto che gli manca la vecchia versione del suo co-fondatore. Ma ha detto che la missione dell’azienda continua. Anche se è la prima volta che la disputa tra le due parti sfocia in un’accesa causa legale, sono in disaccordo da un po’.
Prima di separarsi da OpenAI, Tesla ha assunto il co-fondatore Andrej Karpathy come direttore senior dell’IA. Karpathy è tornato a OpenAI nel 2023. E Musk è stato particolarmente esplicito nella sua opposizione a OpenAI e alla sua partnership con Microsoft negli ultimi anni, affermando pubblicamente a novembre che OpenAI si era discostata dalla sua missione originale.
«OpenAI dovrebbe essere ribattezzato super closed source per un’intelligenza artificiale con il massimo profitto, perché questo è ciò che in realtà è – ha detto Musk sul palco della conferenza DealBook del New York Times. Riguardo alla trasformazione di OpenAI da una fondazione open source a una società multimiliardaria a scopo di lucro, Musk ha detto – Non lo so, è legale?».
Kwon ha insistito venerdì sul fatto che OpenAI è indipendente e continua a lavorare “per garantire che l’AGI vada a beneficio di tutta l’umanità”.
FOTO: ANSA