AlShaya, affiliato di Starbucks per il Medio Oriente, taglierà oltre 2.000 posti di lavoro a causa dei conflitti
Si allunga la lista di aziende che annunciano tagli al personale. Ora anche Alshaya Group, uno dei principali operatori di franchising di marchi a livello mondiale, che possiede i diritti di gestire Starbucks in Medio Oriente, prevede di licenziare oltre 2.000 persone a causa dei conflitti che ci sono attualmente. E’ quanto riportano alcune fonti che però preferiscono mantenere l’anonimato. «A causa delle condizioni commerciali continuamente difficili negli ultimi sei mesi, abbiamo preso la triste e molto difficile decisione di ridurre il numero di colleghi nei nostri negozi Starbucks MENA. Ci assicureremo di dare ai nostri colleghi che lasciano l’azienda e alle loro famiglie il sostegno di cui hanno bisogno», si legge in una nota.
I tagli, iniziati domenica, ammontano a circa il 4% della forza lavoro totale di AlShaya che conta quasi 50.000 persone, e sono concentrati principalmente nel suo franchising Starbucks in Medio Oriente e Nord Africa.
A gennaio AlShaya ha annunciato che avrebbe ridotto le operazioni in Egitto a causa dei continui problemi economici del paese, tra cui molteplici svalutazioni valutarie e un’inflazione record ma non ha commentato quali negozi avrebbero chiuso né tanto meno ha fornito tempistiche al riguardo.
Fondato nel 1890 in Kuwait, AlShaya è uno dei più grandi franchisee di vendita al dettaglio della regione con il diritto di gestire attività di famosi marchi occidentali tra cui The Cheesecake Factory e Shake Shack. Detiene i diritti per gestire le caffetterie Starbucks in Medio Oriente dal 1999. L’unità Starbucks gestisce circa 2.000 punti vendita in 13 paesi, in Medio Oriente, Nord Africa e Asia centrale.
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