Pirelli chiude il 2023 con risultati superiori ai target: ricavi a 6,65 miliardi, ebit adjusted a 1 miliardo di euro con un margine al 15,1% e un utile netto in crescita del 13,8% a 495,9 milioni di euro.
Il Cda, si legge in una nota, propone quindi un dividendo di 0,198 euro per azione, per un monte dividendi di 198 milioni. I risultati dello scorso anno di Pirelli risultano superiori agli obiettivi indicati nel novembre 2023, già rivisti al rialzo nel corso dell’anno e il quarto trimestre batte le stime degli analisti ma il mercato si aspettava un dividendo in linea con l’anno scorso a 0,218 euro.
Sui conti è evidente l’impatto dei cambi, i ricavi sono stati pari a 6.650,1 milioni con una crescita dello 0,5% rispetto al 2022 grazie al forte miglioramento del price/mix ma i cambi, con l’indebolimento del dollaro, del Renminbi e delle valute dei paesi emergenti rispetto all’euro e l’iperinflazione in Argentina e Turchia hanno pesato, precisa una nota per il 6,3%, la crescita organica dei ricavi è stata pari a +6,8%. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2023 è pari a -2.261,7 milioni -2.552,6 milioni al 31 dicembre 2022 meglio del target pari a circa -2,33 miliardi di euro con un rapporto rispetto all’ebitda adjusted di 1,56 volte meglio del target tra 1,60 /1,65 volte.
Il Cda oltre ai conti ha approvato il piano di incentivazione per il management per il triennio 2024-2026 e deliberato di convocare per il 28 maggio l’assemblea degli azionisti. Pirelli aggiorna il piano industriale al 2024-2025 che era stato presentato a marzo 2021 in un quadro congiunturale che resta al di sotto delle attese formulate nel 2021.
Torna a sorridere la società che produce pneumatici dopo un inizio anno in salita con il crollo in Borsa a fine gennaio a causa dell’avvio di un’indagine da parte della Commissione europea su un presunto cartello dei prezzi nel mercato dei pneumatici.
Per il 2024 la società di pneumatici si attende ricavi compresi fra circa 6,6 e 6,8 miliardi, volumi complessivi compresi fra +1,5% e +2,5% con una crescita dell’High Value a livello Mid-single-digit e con un’ulteriore riduzione dell’esposizione sullo Standard e ancora un impatto cambi pari a -4% e -3 per cento.
Mentre per il 2025 Pirelli si attende ricavi compresi fra circa 6,8 e circa 7 miliardi con volumi, price/mix e impatto cambi in leggero miglioramento rispetto alle stime per il 2024. La redditività è attesa in progressivo miglioramento, con un margine Ebit adjusted nel 2024 compreso tra >15% e 15,5% e in ulteriore crescita nel 2025 a circa 16%. Le efficienze lorde, pari a 140 milioni di euro nel 2024 e pari a 135 milioni nel 2025, compenseranno totalmente l’impatto dell’inflazione. Gli investimenti cumulati nel 2024 e 2025 saranno pari a circa 820 milioni di euro, con un rapporto sui ricavi stabile a circa il 6% come avvenuto nella prima fase di piano 2021-2023.
Il flusso di cassa netto ante dividendi del 2024 sarà compreso fra circa 500 e circa 520 milioni di euro e include l’impatto dell’acquisizione di Hevea-Tec di circa 21 milioni di euro. Il flusso di cassa netto ante dividendi è previsto in crescita fra circa 550 e circa 570 milioni di euro nel 2025, grazie a un costante miglioramento della performance operativa e un’efficace gestione del capitale circolante. E’ rivista al rialzo la politica dei dividendi che prevede nel 2025 la distribuzione di circa il 50% del risultato netto consolidato del 2024 40% con il pay-out previsto dal precedente piano.