Nexi perde un miliardo di euro nel 2023 a causa della “svalutazione tecnica non cash del valore contabile dell’avviamento e delle attivita’ immateriali, pari a 1,256 miliardi a seguito dell’andamento del prezzo dell’azione e delle attuali condizioni di mercato“, come si legge in una nota. L’utile di pertinenza normalizzato ammonta invece a 711,8 milioni, in crescita del 4,9%, mentre i ricavi segnano +7% a 3,36 miliardi e l’ebitda +10% a 1,751 miliardi, portando la marginalità sui ricavi al 52% (146 punti base rispetto a un anno fa). Nel solo quarto trimestre l’ebitda è aumentato del 9,7% a 484,1 milioni su ricavi cresciuti del 6,8% a 912,9 milioni (52% margine).
«Nel 2023 abbiamo proseguito il nostro percorso di crescita in tutte le geografie, aumentato ulteriormente i nostri margini ed accelerato significativamente la generazione di cassa», ha commentato il ceo Paolo Bertoluzzo.
Il CdA di Nexi proporrà alla prossima assemblea degli azionisti l’avvio di un programma di acquisto di azioni proprie della durata di 18 mesi fino a un massimo di 500 milioni di euro, pari a circa il 13% del flottante. Si tratta della prima operazione di remunerazione degli azionisti dall’ipo avvenuto nel 2019. «In futuro Nexi prevede di continuare a destinare agli azionisti una parte significativa della cassa in eccesso attraverso ulteriori programmi di riacquisto di azioni o dividendi a seconda delle condizioni generali di mercato», prosegue la nota.
Nexi abbassa la guidance. Per il 2024, “alla luce di un persistente scenario macroeconomico complesso” stima una crescita annua dei ricavi “mid-single digit”, cioe’ intorno al 5%, e un incremento dell’ebitda “mid-to-high single digit” (tra il 5% e il 9%) con un miglioramento della marginalita’ di oltre 100 punti base (52% nel 2023). La generazione di cassa in eccesso è stimata superiore a 700 milioni e la leva finanziaria in calo al di sotto di 2,9 volte.
Nel medio termine i ricavi dovrebbero crescere a un ritmo “mid-single digit” annuo e l’ebitda margin migliorare di oltre 100 punti base all’anno. La generazione di cassa organica dovrebbe raggiungere circa 1 miliardo nel 2026 e la leva finanziaria scendere nel range di 2-2,5 volte l’ebitda entro il 2026.