Adobe, il celebre produttore di software ha pubblicato risultati fiscali ottimi per il primo trimestre fiscale ma a deludere sono state le previsioni sulle prossime entrate. Guardando le singole voci si scopre che le entrate sono pari a 5,18 miliardi di dollari poco sopra rispetto ai 5,14 miliardi di dollari previsti.
Secondo un comunicato, i ricavi di Adobe sono cresciuti dell’11% su base annua nel trimestre terminato il 1° marzo.
L’utile netto è sceso a 620 milioni di dollari, o 1,36 dollari per azione, dal precedente risultato dello stesso trimestre dell’anno scorso che era pari a 1,25 miliardi di dollari, o 2,71 dollari per azione.
Per quanto riguarda le previsioni Adobe prevede utili fiscali per il secondo trimestre compresi tra 4,35 e 4,40 dollari per azione su base rettificata, con ricavi da 5,25 a 5,30 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda le previsioni Adobe prevede utili fiscali per il secondo trimestre compresi tra 4,35 e 4,40 dollari per azione su base rettificata, con ricavi da 5,25 a 5,30 miliardi di dollari contro previsioni che, invece, si aspettavano 4,38 dollari per azione e 5,31 miliardi di dollari di ricavi.
Da ricordare che Adobe ha abbandonato l’acquisizione da 20 miliardi di dollari della startup di software Figma, che ha ricevuto il pagamento di una penale da 1 miliardo di dollari, dopo che le autorità di regolamentazione del Regno Unito hanno riscontrato problemi di concorrenza. Altra notizia rilevante il lancio di Adobe della prima versione di un assistente di intelligenza artificiale per le sue app Reader e Acrobat.