Risulta in calo la quota di posti di lavoro liberi, o “vacanti” nell’area euro. Secondo i dati Eurostat è al 2,7% nel quarto trimestre dello scorso anno, a fronte del 2,9% dai tre mesi precedenti e del 3,1% dello stesso periodo del 2022. Guardando all’intera Unione europea la quota di posti vacanti è calata al 2,5%, dal 2,6% del terzo trimestre e il 2,8% di fine 2022. L’assottigliarsi di questa quota mostra che i mercati del lavoro dell’eurozona potrebbero essere vicini a ulteriori rallentamenti.
La situazione più dinamica resta quella dei servizi, dove i posti vacanti sono il 3% del totale mentre su industria e costruzioni rappresentano il 2,5%, sempre considerando l’eurozona.
I livelli di disponibilità più elevati si registrano in Belgio, Olanda, Austria e Germania, tutti i paesi con livelli di posti vacanti attorno al 4%. I valori più bassi riguardano invece Romania, Bulgaria, Polonia e Spagna dove i tassi sono inferiori all’1%.
In Italia il tasso di posti di lavoro vacanti era all’1,9%, leggermente inferiore al 2,1% del terzo trimestre e in linea con il dato del corrispondente trimestre del 2022.