La Germania, la più grande economia europea, è probabilmente caduta in recessione nel primo trimestre del 2024 a causa della debolezza della domanda esterna, dei consumatori che rimangono cauti e degli investimenti interni frenati dagli elevati costi di finanziamento. E’ quanto rileva la Bundesbank nel consueto rapporto periodico in cui, non solo rimarca quanto detto a febbraio scorso, ma in cui sottolinea un ritardo nella ripresa.
L’economia tedesca ha dovuto fare i conti nell’ultimo anno con l’aumento dei costi energetici e l’aumento dei costi di finanziamento che hanno depresso le attività economiche.
Ed anche le prospettive sono piuttosto cupe. Nella sua analisi la Bundesbank non ha inoltre indicato alcuna ripresa significativa, suggerendo che il 2024 sarà un altro anno debole per l’economia del paese. «Probabilmente l’industria in particolare rimarrà in una fase di debolezza – ha affermato. – Per il momento non ci si aspetta alcuno stimolo importante nemmeno dai consumi privati. I nuovi ordini industriali rimangono scarsi, con la domanda sia interna che di esportazione a livelli bassi e solo un arretrato ancora relativamente elevato sta fornendo un sostegno al settore. Gli alti tassi di interesse stanno indebolendo la domanda interna, in particolare per gli investimenti, ma anche l’incertezza su questioni importanti, come la politica climatica, pesa sulle decisioni di investimento».
Secondo l’istituto l’inflazione potrebbe scendere ulteriormente nei prossimi mesi, ma sono probabili alcune fluttuazioni e la crescita dei prezzi nei servizi diminuirà solo lentamente.