Oggi l’Autorità britannica per la concorrenza e i mercati ha affermato che la proposta di fusione di Vodafone con la rivale CK Hutchison sarà oggetto di un’indagine approfondita, a meno che i due operatori di telefonia mobile non forniscano “soluzioni significative” alle preoccupazioni del regolatore. La CMA ha aperto un’indagine sulla proposta di fusione già a gennaio. Nel suo ultimo aggiornamento di oggi ha affermato di essere preoccupata che l’accordo possa portare ad una sostanziale riduzione della concorrenza, comportare prezzi più alti per i consumatori e creare un ambiente sfavorevole per gli operatori di rete mobile virtuale. Vodafone e il marchio britannico Three di CK Hutchison hanno cinque giorni lavorativi per fornire le loro risposte.
Annunciata lo scorso anno, la transazione tra Vodafone e CK Hutchison unirebbe le attività britanniche dei due marchi, conferendo a Vodafone una quota di controllo del 51% e lasciando a CK Hutchison la quota di minoranza. Con la fusione nascerà il maggior operatore di telefonia del Regno Unito. Vodafone deterrà il 51% delle attività combinate e CK Hutchison il 49%. L’attività combinata investirà 11 miliardi di sterline nel Regno Unito in 10 anni. «Questo accordo riunirebbe due dei principali attori nel mercato delle telecomunicazioni del Regno Unito, che è fondamentale per milioni di clienti quotidiani, aziende e l’economia in generale – aveva affermato in una nota il CEO di CMA Sarah Cardell. – La CMA valuterà in che modo questo legame tra reti rivali potrebbe influire sulla concorrenza prima di decidere i prossimi passi».