Il Senato degli Stati Uniti ha approvato nelle prime ore della mattina lo stanziamento di 1,2 trilioni di dollari utile a impedire il blocco parziale delle attività amministrative.
La legge, che viene ora trasmessa per la ratifica al presidente, Joe Biden, copre circa i tre quarti della spesa del governo federale per i prossimi sei mesi.
Il via libera con 74 voti favorevoli e 24 contrari, è arrivato in extremis, al termine di una giornata di complesse trattative tese ad evitare l’approvazione di nuovi emendamenti: si è così evitato che il provvedimento tornasse alla Camera, già in pausa da settimane, lasciando la macchina amministrativa priva dei fondi necessari a svolgere il lavoro quotidiano.
Di fatto, il termine per l’approvazione del testo era fissato alla mezzanotte, ma la Casa Bianca, fiduciosa che nelle ore successive si sarebbe trovato l’accordo, non ha avviato la procedura di shutdown per le agenzia di governo, necessaria in questi casi.
La legge finanziaria, riassume il Washington Post, stabilisce tra le altre cose un aumento delle spese militari, conferma l’eliminazione de fondi all’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi e aumenta quelli destinati a garantire la sicurezza al confine con il Messico.