Sul fronte dell’ex Ilva di Taranto, Palazzo Chigi ha visto un confronto tra il Governo, rappresentato dai ministri Urso (Imprese), Calderone (Lavoro) e in videocollegamento Giorgetti (Economia) oltre al sottosegretario alla presidenza del consiglio Alfredo Mantovano, e i sindacati. Questi ultimi vedevano tra le loro fila i rappresentanti di Fim, Fiom, Uilm, Usb e Ugl metalmeccanici.
Da parte sua il Governo ha confermato un decreto interministeriale in fase di preparazione, che prevede un prestito ponte da 320 milioni di euro per la gestione delle attività di Acciaierie d’Italia. A questo si somma anche un altro stanziamento di 150 milioni da Ilva in amministrazione straordinaria ai commissari di Acciaierie d’Italia per la manutenzione degli impianti.
Inoltre i rappresentanti dei sindacati hanno ricevuto anche la rassicurazione dell’arrivo di un piano industriale entro un mese da parte dei commissari di Acciaierie d’Italia.
Secondo quanto dichiarato dal ministro Urso l’incontro è stato utile per fare «il punto della strada che abbiamo già percorso, nel pieno consenso di tutti gli attori istituzionali e anche dei rappresentanti dei lavoratori e delle aziende, e quello che è nostra intenzione fare per giungere a una soluzione positiva: la salvaguardia degli impianti e poi l’assegnazione degli stessi, in modo che si possa tornare a parlare del grande sistema siderurgico dell’Italia».
Il numero uno della Fiom, Michele De Palma, ha ricordato che «è necessario garantire la piena occupazione di tutti i lavoratori, perché gli errori e i disastri del management non possono essere pagati dai lavoratori e dai cittadini del luoghi dove sono gli stabilimenti. È necessario che qualunque bando venga fatto dal governo metta in garanzia anche gli investimenti sulla transizione da un punto di vista ambientale».
Gli fa eco il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella secondo cui «le risorse non sono arrivate, non sono arrivati i 150 milioni di euro dell’amministrazione straordinaria e non sono arrivati i 320 milioni che il governo aveva promesso e programmato. E senza le risorse è inevitabile che la situazione continui a rimanere drammatica, Gli impianti sono in una situazione drammatica».