Sale il surplus commerciale con i paesi extra Ue27. A febbraio il dato è positivo e pari a +6.739 milioni dai +3.997 milioni dello stesso mese del 2023. Entramdo nello specifico l’Istat segnala che si registra un aumento congiunturale per entrambi i flussi, più ampio per le esportazioni (+7,0%) rispetto alle importazioni (+5,4%).
L’aumento congiunturale dell’export è dovuto soprattutto alle maggiori vendite di beni strumentali (+15,5%) e in particolare di mezzi di navigazione marittima. Lato import i più ampi riguardano i beni di consumo durevoli (+13,6%) e non durevoli (+7,3%) e beni strumentali (+8,3%).
Nel trimestre dicembre 2023-febbraio 2024, rispetto al precedente, l’export aumenta dello 0,7%. Crescono le esportazioni di beni di consumo durevoli (+7,3%) e beni strumentali (+2,5%), si riducono quelle di energia (-12,2%) e beni intermedi (-0,6%); stazionarie le vendite di beni di consumo non durevoli. Nello stesso periodo l’import registra una flessione dell’8,1%, generalizzata e più ampia per energia (-18,1%) e beni di consumo durevoli (-11,4%).
Su anno sempre a febbraio l’export rimbalza del 2,1% dal -0,4% di gennaio. A contribuire sono principalmente le maggiori vendite di beni strumentali (+19,2%); in forte aumento su base annua anche le esportazioni di beni di consumo durevoli (+21,2%). L’import segna una flessione tendenziale del 10,4%, quasi totalmente dovuta alla contrazione degli acquisti di energia (-30,6%).
L’export cresce verso tutti i principali partner extra Ue27: i più marcati riguardano Turchia (+32,9%), Stati Uniti (+23,6%) e Giappone (+18,8%). Si registrano cali solo verso Cina (-57,7%) e Regno Unito (-4,4%). Crescono su base annua le importazioni da Stati Uniti (+27,9%), Turchia (+9,7%) e paesi MERCOSUR (+2,4%), mentre flettono gli acquisti da tutti gli altri principali paesi partner extra Ue27.