Dopo una serie di record, le vendite globali di Toyota sono scese del 7% a febbraio rispetto all’anno precedente, colpevoli del dato il crollo delle vendite in Cina dove si è registrato un forte calo a causa delle vacanze dell’anno lunare e da un crollo in Giappone dopo uno scandalo sui test di sicurezza presso la sua piccola unità di auto.
Le vendite in Cina, il più grande mercato automobilistico del mondo, sono crollate del 36%. Quest’anno la settimana delle vacanze del Capodanno lunare si è svolta a febbraio, mentre l’anno scorso si è svolta a gennaio. Anche il mercato automobilistico cinese è impegnato in una guerra dei prezzi spietata e Toyota ha affermato che le vendite sono state influenzate da una forte concorrenza.
Per gennaio e febbraio messi insieme, tuttavia, il calo delle vendite in Cina è stato molto più lieve, pari allo 0,7%, sebbene si tratti comunque di un aumento inferiore al 6,4% delle vendite di autovetture a livello di settore, secondo i dati di un’associazione dell’industria automobilistica.
Mentre le vendite di Toyota negli Stati Uniti nel mese di febbraio sono aumentate del 16% e quelle in Europa del 14%, le vendite in Giappone sono crollate di un terzo. Le vendite nazionali sono state colpite dall’interruzione della produzione presso Daihatsu, che produce anche alcune automobili del marchio Toyota, e dalle ricadute reputazionali dello scandalo, anche se i veicoli del marchio Daihatsu non sono inclusi nel conteggio delle vendite globali di Toyota. L’unità per le auto piccole ha dichiarato quasi un anno fa di aver truccato i test di sicurezza in caso di collisione.
Anche le vendite di Toyota in Indonesia e Thailandia hanno registrato cali a due cifre. Quasi due quinti dei veicoli venduti dalla più grande casa automobilistica mondiale a febbraio erano ibridi benzina-elettrici.
I dati sulle vendite globali comprendono le auto del marchio Toyota e quelle vendute con il marchio di lusso Lexus. Dati separati per Daihatsu hanno mostrato che le sue vendite mondiali sono crollate del 66% a febbraio.
