Alfonsino, società attiva nel servizio di order&delivery nei centri italiani di piccole e medie dimensioni, ha chiuso il 2023 con ricavi delle vendite e delle prestazioni pari a 4,3 milioni di euro, in diminuzione del 6% rispetto all’esercizio 2022. L’Ebitda è negativo per 0,8 milioni di euro, in miglioramento del 56% rispetto a – 1,9 milioni al 31 dicembre 2022.
Il risultato netto attesta una perdita di 1,4 milioni di euro, in miglioramento del 26% rispetto a quella annotata di 1,9 milioni relativa all’esercizio del 2022. La posizione finanziaria netta, al 31 dicembre 2023, è cash negative per 1 milione di euro, in calo rispetto a -18 mila del 30 giugno 2023.
«Accogliamo l’approvazione del progetto di bilancio 2023 da parte del Consiglio d’Amministrazione con estrema soddisfazione – ha commentato l’Ad Carmine Iodice – Nel corso dell’ultimo anno ci siamo dedicati con determinazione alla riduzione dei costi e all’ottimizzazione di tutti i processi aziendali, operando un cambiamento decisivo all’interno della nostra infrastruttura, con il fine ultimo di garantirle una sostenibilità finanziaria già nel breve termine.
L’avvio sperimentale e il successivo completamento del processo di integrazione del modello Rushers hanno rappresentato un traguardo di fondamentale importanza, caratterizzato da risultati straordinari, che hanno segnato una svolta significativa per i nostri margini di redditività».
«L’evoluzione positiva del margine per ordine, infatti, passato da 1,26 euro del modello tradizionale a 4,63 euro del modello Rushers, evidenzia inequivocabilmente il valore aggiunto e l’innovazione che stiamo apportando sia a livello del business, sia a livello di settore – ha aggiunto – Un output come questo ci consente di guardare a quest’anno con assoluta fiducia, supportata dalla delibera del Consiglio d’Amministrazione di proporre all’Assemblea dei Soci un aumento di capitale, volto a supportare la crescita dei volumi, la presenza territoriale e l’esplorazione di opportunità di sviluppo ulteriore per linee esterne».
Il CdA ha infatti deliberato di chiedere una delega funzionale ad aumentare il capitale sociale della società in una o più volte, a pagamento e/o in via gratuita e in via scindibile, con o senza warrant, sia in opzione ai soci sia a terzi, con esclusione o limitazione del diritto di opzione, per un importo massimo complessivo di 5 milioni di euro, comprensivo dell’eventuale sovrapprezzo, da esercitarsi entro cinque anni dalla data della delibera assembleare.
«L’aumento di capitale delegato – si legge nella nota sui conti – sarà funzionale, innanzitutto, al perseguimento di obiettivi strategici e di espansione, nonché potrà essere destinato a facilitare lo sviluppo, la crescita e il rafforzamento della società, al fine, soprattutto, di sostenere la relativa attività della società e della sua controllata Rushers e la strategia industriale, incluso lo sviluppo di business, senza alcun aggravio sulla posizione finanziaria e sul conto economico della società».