Il fondatore di FTX Sam Bankman-Fried, condannato ieri a 25 anni di prigione per la frode informatica che ha portato alla perdita di vari miliardi da parte dei suoi clienti, ha ricevuto anche la condanna al pagamento di 11 miliardi di dollari. Secondo quanto dichiarato dal giudice Lewis Kaplan «C’è il rischio che quest’uomo sia nella posizione di fare qualcosa di molto brutto in futuro. E non è affatto un rischio banale».
Kaplan ha osservato di non aver mai sentito «una parola di rimorso per aver commesso crimini terribili» da Bankman-Fried il quale ha osservato il giudice, pur non avendo mentito apertamente, è stato evasivo nelle sue risposte.
Prima di essere condannato, Bankman-Fried ha suggerito che i miliardi di dollari persi dai clienti erano in realtà il risultato di una “crisi di liquidità” o di “cattiva gestione”, non di una frode’. Una versione che, ovviamente, non ha convinto l’assistente procuratore Nicolas Roos secondo il quale il crollo di FTX alla fine del 2022 è stato un vero e proprio furto di miliardi di dollari dei clienti in tutto il mondo.
L’avvocato di Bankman-Fried, Marc Mukasey, nel chiedere clemenza, si è concentrato sui problemi psicologici del suo cliente, sottolineando che “Sam non era uno spietato serial killer finanziario che ogni mattina faceva del male alla gente”, ha detto l’avvocato, ma “un goffo nerd della matematica” con una “etica del lavoro instancabile”.