Se la scorsa settimana è stato rinnovato il contratto collettivo nazionale del terziario, siglato da Confcommercio e Confesercenti, con Filcams, Fisascat e Uiltucs, ieri si è invece consumata una rottura nel negoziato della Distribuzione Moderna Organizzata, la Federdistribuzione, che insieme al contratto della distribuzione cooperativa è l’altro contratto di settore che manca all’appello da ormai diversi anni.
Il contratto è infatti scaduto nel 2019 e ed è atteso da oltre 240mila dipendenti delle imprese associate a Federdistribuzione.
Scelto il sabato di Pasqua per lo sciopero dei lavoratori della grande distribuzione. A seguito della rottura delle trattative per il rinnovo del contratto con le imprese delle grande distribuzione aderenti a Federdistribuzione, Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil hanno indetto per domani, alla vigilia di Pasqua, uno sciopero nazionale per l’intero turno di lavoro.
Il contratto è scaduto da 51 mesi e i sindacati considerano «inaccettabili le richieste delle imprese che aumentano la precarietà in maniera incondizionata e mortificano la professionalità dei lavoratori con l’abbassamento dei livelli di inquadramento. Federdistribuzione è l’unica associazione imprenditoriale della grande distribuzione con cui non è stato ancora rinnovato il contratto».