In Polonia l’inflazione è scesa al livello target della banca centrale per la prima volta in tre anni a marzo, anche se si prevede che i politici manterranno i tassi di interesse stabili a causa delle preoccupazioni per la ripresa della crescita dei prezzi più avanti nel 2024. In particolare il dato, misurato dall’indice dei prezzi al consumo, è sceso all’1,9% anno su anno a marzo dopo il 2,8% di febbraio, scivolando al di sotto dell’obiettivo di prezzo a medio termine del 2,5% della banca centrale. Lo ha reso noto l’Ufficio centrale di statistica (Gus).
L’inflazione annua nel Paese non era così bassa da quasi cinque anni: a marzo 2019 aveva toccato l’1,7 per cento. La tendenza al ribasso è cominciata dal febbraio 2023, quando l’inflazione aveva toccato il 18,4 per cento.
Su base mensile a marzo i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,2%.
L’economia della Polonia è una delle più sviluppate al mondo. Si è fermata solo davanti al Covid. Il Paese dell’Est Europa per ventotto anni anni, dal 1992 al 2019, ha registrato una crescita continua del Pil, con tassi più o meno elevati, ma sempre positivi. E’ uno dei maggiori produttori europei di cereali e barbabietole da zucchero, oltre che di latte e carne e uno fra i primi nel mondo di patate. La produzione agricola è orientata solo per il 47% al commercio, mentre più della metà è finalizzata all’autoconsumo.