Secondo quanto rilevato dalla relazione tecnica della Ragioneria dello Stato che ha esaminato il Dl Superbonus, dal testo non sembrano emergere effetti negativi sui conti pubblici, visto che molte delle misure sono ‘restrittive’ rispetto alle attuali norme. Al contrario è facile prevedere un maggior gettito.
Com’è noto, il provvedimento, presentato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sarebbe nato per riuscire a tenere ulteriormente sotto controllo i costi, costi che stando ai dati dell’Enea, vedrebbero i dati rilevati a febbraio toccare i 114 miliardi di euro per lo Stato a causa degli interventi incentivati per l’efficienza e il sisma (+7 miliardi su gennaio a causa degli 8.000 fabbricati in più conteggiati a febbraio).
Anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aveva a suo tempo confermato: «Il governo ha approvato un decreto in materia di bonus edilizi che elimina ogni tipo di sconto in fattura e cessione del credito per tutte le tipologie che ancora lo prevedevano; abbiamo eliminato la disposizione della remissione in bonis che avrebbe consentito fino al 15 ottobre le correzioni con il pagamento di minime sanzioni di tutte le comunicazioni già intervenute e previsto per tutte le nuove fattispecie una nuova comunicazione preventiva, quando si inizia il lavoro, in modo da avere un monitoraggio del fenomeno e non solo quando le fattura vengono caricate».