L’industria manifatturiera indiana ha registrato una solida crescita a marzo, espandendosi al ritmo più rapido degli ultimi 16 anni grazie all’accelerazione della domanda, secondo un sondaggio che ha mostrato anche un aumento delle assunzioni al tasso più forte in sei mesi.
In particolare l’indice finale dei responsabili degli acquisti manifatturieri indiani di HSBC, compilato da S&P Global, è salito a 59,1 il mese scorso da 56,9 di febbraio, il livello più alto da febbraio 2008, ma leggermente inferiore a una stima preliminare di 59,2. Sia i sottoindici della produzione che quelli dei nuovi ordini sono saliti ai livelli più alti dall’ottobre 2020.
Le esportazioni sono cresciute al ritmo più rapido in quasi due anni. Ciò ha stimolato le assunzioni a marzo e la generazione di posti di lavoro ha raggiunto il suo livello più forte da settembre, dopo essere rimasta sostanzialmente stagnante nei due mesi precedenti.
L’India è un Paese molto osservato dagli analisti in questi ultimi tempi perché che sta crescendo a vista d’occhio, in rapida espansione secondo l’Fmi ed in procinto di diventare la terza economia più grande al mondo entro il 2027 secondo il ministro delle Finanze.
Non solo. Anche a livello azionario sta crescendo molto: è diventato il quarto mercato azionario a livello globale, togliendo il posto ad Hong Kong. L’India ha raddoppiato circa la sua capitalizzazione negli ultimi quattro anni grazie al boom favorito da una base di investitori retail in rapida crescita e a robusti utili societari. Il Paese si è posizionato come alternativa alla Cina, attirando nuovi capitali da investitori e imprese globali, grazie al suo assetto politico stabile e a un’economia basata sui consumi che rimane tra le principali nazioni in più rapida crescita. E’ emersa come la grande economia in più rapida crescita e sarà la terza a livello mondiale entro il 2030 secondo la stima di S&P. Questo perchè sostenendo la stabilità politica e il forte potenziale di crescita interna, il Paese si è impegnata ad aumentare gli investimenti globali nei mercati dei capitali e nella produzione industriale.