L’indice sull’attività manifatturiera statunitense è diminuito a marzo, al contrario delle attese, pur restando comunque in espansione. Il dato, stilato da Ihs Markit, è sceso nella lettura finale a 51,9 punti, dopo i 52,2 di febbraio. Le attese erano per una conferma dei 52,5 punti in lettura preliminare.
Il dato rimane al di sopra della soglia critica dei 50 punti che fa da spartiacque tra contrazione (valore al di sotto) ed espansione (valore al di sopra).
Torna in espansione invece l’Ism manifatturiero, l’indice che misura la performance del settore manifatturiero negli Stati Uniti. A marzo il dato è salito a 50,3 punti, contro attese per 48,3, dai 47,8 di febbraio. E’ la prima volta dopo 16 mesi consecutivi in contrazione, il periodo piu’ lungo dalla Grande recessione del 2008-2009.
Nel dettaglio l’indice sui nuovi ordini è salito da 49,2 a 51,4, quello sulla produzione è aumentato da 48,4 a 54,6, quello sull’occupazione da 45,9 a 47,4. L’indice sui prezzi è salito da 52,5 a 55,8; infine, l’indice sulle scorte da 45,3 a 48,2 punti.