Secondo quanto comunicato da Arera, «Per il mese di marzo 2024, il prezzo di riferimento del gas per il nuovo cliente tipo è pari a 101,50 centesimi di euro per metro cubo (+1,1% su febbraio), tasse incluse».
Il riferimento è all’aggiornamento del servizio tutela per i clienti vulnerabili. «La componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento (CMEM,m), applicata ai clienti nel servizio di tutela della vulnerabilità, viene aggiornata da ARERA come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il PSV day ahead) e pubblicata entro i primi 2 giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento. Per il mese di marzo, che ha visto le quotazioni all’ingrosso salire rispetto a quelle registrate a febbraio, il prezzo della sola materia prima gas (CMEM,m), per i clienti nel servizio di tutela della vulnerabilità, è pari 28,74 €/MWh», evidenzia l’Authority per l’energia».
Immediato il commento dell’Unione Nazionale Consumatori che, per voce di Marco Vignola, vicepresidente dell’UNC sottolinea «Dato negativo, ma atteso. Riflette il rialzo del prezzo del gas nei mercati all’ingrosso. Una speculazione, visto che, nonostante si sia oramai arrivati alla fine della stagione termica, gli stoccaggi in Europa sono ancora pieni. Il rammarico è che il rincaro pari a 12,50 euro su base annua, per quanto basso, avrebbe potuto tramutarsi in un risparmio pari a 127 euro se non fossero stati rimessi a inizio anno gli oneri di sistema e le vecchie aliquote Iva. Senza questi aumenti di tasse, infatti, il gas sarebbe crollato del 14%».
Sempre nello stesso comunicato l’UNC ricorda che stando ad alcune rilevazioni della stessa Unione Nazionale Consumatori, «per il nuovo utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, il +1,1% significa spendere 12,50 euro in più su base annua». Perciò considerando i prossimi 12 mesi non secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° marzo 2024 al 28 febbraio 2025, nell’ipotesi di prezzi costanti la spesa arriva a 1117 euro, che sommati ai 546 della luce della famiglia tipo, portano ad un totale di 1663 euro. «Se -concludono dall’UNC – il prezzo del gas sale oggi del 1,1%, nel confronto con i tempi pre-crisi, ovvero marzo 2021, il rialzo rispetto al prezzo del mercato di tutela della famiglia tipo che consuma 1400 metri cubi di gas, pur non essendo esattamente comparabile, è oggi superiore del 43,6%, mentre è inferiore del 26,1% rispetto al picco del marzo 2022».