Notizie incoraggianti arrivano dal fronte economico in Europa. Secondo la lettura preliminare di Eurostat l’inflazione è vista scendere al 2,4% a marzo rispetto al 2,6% di febbraio e sotto il 2,5% atteso dagli analisti. Su base mensile l’aumento dovrebbe essere dello 0,8%, contro il +0,6% del mese precedente.
Il tasso di base, esclusi energia, generi alimentari, alcol e tabacco, è sceso dal 3,1% al 2,9%, risultando anch’esso inferiore alle aspettative. Tuttavia, l’inflazione nei servizi – un osservatore chiave per la Banca Centrale Europea – è rimasta bloccata al 4% per il quinto mese consecutivo, indicando la continua pressione derivante dalla crescita dei salari. L’inflazione armonizzata, escluse le componenti cibo ed energia, è attesa in frenata al 3,1% dal 3,3% del mese precedente.
Un altro indicatore della BCE pubblicato oggi, il tasso di disoccupazione dell’area euro, si è attestato al 6,5% a febbraio, stabile rispetto a gennaio ma in calo rispetto al 6,6% di febbraio 2023. Il tasso di disoccupazione dell’UE era al 6,0% a febbraio 2024, anch’esso stabile rispetto a gennaio 2024 e rispetto febbraio 2023. Lo comunica Eurostat.