A marzo il settore dei servizi USA registra un progressivo rallentamento. La conferma arriva anche dalle cifre dell’indice PMI dei servizi definitivo, elaborato da S&P Global, che ha visto un risultato pari a 51,7 punti contro i 52,3 di febbraio.
Un risultato che, però, risulta in linea con le stime degli analisti restando anche al di sopra della linea spartiacque dei 50 punti che dividono la soglie di crescita da quella di contrazione.
Nello stesso tempo cala anche l’indice composito che arriva a 52,1 punti, contro i 52,5 punti di febbraio. In questo caso, pur restando oltre i 50 punti, il risultato è al di sotto dei 52,2 punti delle aspettative di consensus.
In rallentamento anche il settore terziario pur restando in territorio espansivo. A febbraio, secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management, l’ISM non manifatturiero è sceso dai 52,6 punti del mese precedente ai 51,4 punti attuali andando anche al di sotto delle attese ferme a 52,8 punti.
Tra gli altri dati macro di rilievo restano le scorte settimanali di petrolio che al 29 marzo hanno visto un saldo di 3,21 milioni di barili, oltre il precedente risultato di 3,17 milioni barili.