Nonostante la partenza con il segno più, Wall Street non solo chiude in calo ma anche con un passivo piuttosto pesante.
Al suono della campanella di chiusura l’S&P 500 perde l’1,23%, il Dow segna -1,35% come anche il Nasdaq.
Ad aumentare il pessimismo sono le tensioni internazionali tra Israele e Iran oltre alle interpretazioni sulle prossime mosse della Federal Reserve.
Nel primo caso spaventano le notizie di stampa. Il Jerusalem Post ha riferito che le ambasciate israeliane sono state messe in massima allerta dopo che l’Iran ha promesso ritorsioni dopo l’attacco missilistico al suo consolato a Damasco all’inizio di questa settimana. Secondo il Times of Israel, le forze di difesa israeliane hanno annullato il congedo e i permessi ai membri delle truppe da combattimento.
Per quanto riguarda la Fed, invece, si devono considerare le varie dichiarazioni dei membri della banca centrale, non ultimo quelle di Neel Kashkari, più pessimista. A queste si aggiungono quelle di Barkin e di Harker che ha parlato di un’inflazione troppo alta.
A risentire del fronte geopolitico è anche il petrolio con il Brent e il Wti che oscillano tra i 90 dollari del primo e gli 87 del secondo.