Non arrivano buone notizie per gli automobilisti italiani visto che la verde ha raggiunto i massimi in 6 mesi. In particolare, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit aggiornati alle 8 di ieri, il prezzo medio praticato della benzina in modalità self è 1,911 euro al litro dagli 1,900 precedenti con le compagnie tra 1,906 e 1,928 euro/litro (no logo 1,897). Sale anche il costo del diesel che al self raggiunge gli 1,811 euro al litro (1,803 il dato precedente).
Sul servito per la benzina il prezzo medio praticato è 2,048 euro al litro, anche qui in aumento rispetto agli 2,037 precedenti, con gli impianti colorati con prezzi tra 1,990 e 2,131 euro al litro (no logo 1,950). La media del diesel servito è 1,951 euro al litro (contro 1,943), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi compresi tra 1,889 e 2,029 euro al litro (no logo 1,853). I prezzi medi praticati del Gpl sono tra 0,723 e 0,741 euro al litro (no logo 0,709). Infine, i prezzi medi del metano auto vanno da 1,308 a 1,414 euro al kg (no logo 1,316).
Secondo il Codacons, rispetto ai listini praticati nell’ultima settimana di dicembre 2023, oggi un litro di benzina in modalità self costa in media l’8,3% in più, mentre il gasolio è rincarato di circa il 5%. Questo significa che per un pieno di verde la spesa sale di 7,3 euro, che equivalgono a +176 euro annui ad automobilista ipotizzando due pieni al mese. «Rincari che si presentano in occasione delle partenze degli italiani per i prossimi ponti, e che peseranno su chi deciderà di spostarsi in auto in occasione delle festività del 25 aprile e 1 maggio», conclude l’associazione.
Rincari si registrano anche sulle autostrade. Assoutenti ha monitorato i listini comunicati dai gestori all’apposito osservatorio del Mimit. «Nonostante molti impianti comunichino in forte ritardo i prezzi al ministero, dalle ultime rilevazioni emerge come la benzina viaggi oggi verso i 2,4 euro al litro in modalità servito su diverse tratte autostradali – afferma il presidente Gabriele Melluso. – La soglia dei 2,5 euro al litro è stata già superata sulla A1 Milano-Napoli (venerdì 5 aprile) e sulla A21 Torino-Piacenza (sabato 6 aprile), con la benzina venduta in entrambi i casi a 2,539 euro al litro; 2,468 euro/litro sulla A4 Milano-Brescia sabato 6 aprile. Al di là dei casi limite sulle autostrade, la corsa dei carburanti rischia di avere effetti pesanti sulle tasche degli italiani: oltre all’aumento dei costi di rifornimenti si rischia un effetto domino con rincari a cascata per i prezzi dei prodotti trasportati, a partire dagli alimentari, considerato che in Italia l’88% delle merce viaggia su gomma».