Oggi il segretario al Tesoro americano Janet Yellen ha dichiarato che non escluderà alcuna misura, comprese potenziali tariffe, sulle esportazioni di energia verde della Cina. «Non escluderei nulla a questo punto. Dobbiamo tenere tutto sul tavolo. Vogliamo lavorare con i cinesi per vedere se riusciamo a trovare una soluzione. Non penso tanto alle restrizioni alle esportazioni, quanto ad alcuni cambiamenti nella loro politica macroeconomica e ad una riduzione dell’importo dei sussidi, in particolare dei governi locali, alle imprese», ha detto in una intervista alla CNBC.
Ha tuttavia sottolineato la necessità di creare condizioni di parità nel settore della tecnologia verde. Gli Stati Uniti esprimono sempre più preoccupazione per un eccesso di offerta di prodotti cinesi di energia pulita sovvenzionati sui mercati internazionali, che secondo loro danneggia la competitività delle aziende nazionali. Tale ansia è condivisa anche da latri Stati tra cui Giappone ed Europa, in quanto un eccesso di prodotti cinesi a basso costo, come come i pannelli solari , hanno inondato i loro mercati. «Vogliamo solo assicurarci di non essere cacciati dal mercato e che le nostre aziende e i nostri lavoratori abbiano opportunità in questi settori che saranno importanti per il nostro futuro», ha incalzato Yellen.
Il segretario concluderà domani una visita di più giorni in Cina, dopo una serie di incontri con alti leader, tra cui il vice premier He Lifeng, il premier Li Qiang e il governatore della banca centrale Pan Gongsheng.
Il suo viaggio arriva mentre entrambi i governi cercano di aumentare la comunicazione in quella che è diventata una relazione sempre più tesa. Nei giorni scorsi c’è stato il primo contatto telefonico dal 2022 tra Biden e Xi. I due leader, americano e cinese, hanno fatto il punto sulle relazioni economiche tra i due stati e la situazione in Ucraina oltre alle minacce alla sicurezza informatica in considerazione anche della concorrenza tra Stati Uniti e Cina.