Secondo quanto stabilito da Bloomberg Economics, Stati Uniti e alleati del G7 dovranno spendere circa 10mila miliardi di dollari per riarmarsi. Il conto è il risultato dell’analisi dei funzionari occidentali che si occupano di sicurezza che hanno considerato la futura e potenziale spesa per il riarmo, pari al 4% del Pil.
Non solo, ma la spesa in sé potrebbe portare anche al taglio di investimenti in aree socialmente cruciali. I bilanci di molti stati, infatti, devono letteralmente fare i conti con cifre sempre più traballanti e debiti sempre più ampi. Nel 2023, afferma Bloomberg, la spesa per la difesa globale è arrivata a 2.200 miliardi di dollari, un record a cui ha senza dubbio partecipato anche lo sforzo per la difesa necessario per aiutare l’Ucraina contro la Russia ma anche per controbilanciare i problemi nati, a livello geopolitico, sia in Israele che in Cina con la questione di Taiwan.
Per questo motivo in molti, come sottolineano da Bloomberg, temono l’arrivo di una nuova era di riarmo globale.
E nonostante questo record le nazioni dell’Unione Europea hanno appena iniziato a considerare la priorità della questione sicurezza nel 21esimo secolo alla luce di una Russia militarmente attiva ai confini orientali, un Medio Oriente instabile e l’espansione delle forze armate cinesi.