La banca centrale thailandese come da attese ha lasciato invariato il tasso di interesse di riferimento per la terza riunione consecutiva, resistendo alle ripetute richieste del governo di abbassare i costi di finanziamento per aiutare a rilanciare la seconda economia del Sud-est asiatico.
Il comitato di politica monetaria ha votato 5-2 per mantenere il tasso di riferimento al 2,50%, il più alto da oltre un decennio. Aveva aumentato il tasso di 200 punti base dall’agosto 2022 per frenare l’inflazione. «La maggioranza del comitato ritiene che l’attuale tasso di interesse politico sia favorevole a salvaguardare la stabilità macrofinanziaria e che l’efficacia della politica monetaria nel risolvere gli ostacoli strutturali sia limitata», ha affermato il BOT in una nota.
Il primo ministro Srettha Thavisin ha ripetutamente esortato la banca centrale a tagliare i tassi, affermando che il livello attuale sta danneggiando la fiducia delle imprese e degli investitori e che l’economia è in “crisi”. Il BOT ha abbassato le previsioni di crescita del PIL per il 2024 al 2,6% dal 2,5%-3,0% osservato in precedenza, mentre il governo prevede una crescita del 4% quest’anno.