Profitti in calo per Exor. La holding finanziaria guidata da John Elkann ha chiuso il 2023 con un utile consolidato di 4,2 miliardi, con un calo di circa 33 milioni rispetto all’anno precedente. Il nav, net asset value, per azione è aumentato del 32,7% nel 2023, superando l’Indice Msci World di 15,1 punti percentuali, principalmente grazie alle performance azionarie di Ferrari e Stellantis. Ricordiamo che il Net Asset Value è il rapporto tra la somma dei valori di mercato delle attività del portafoglio di un fondo comune di investimento e il numero di quote in circolazione.
La diversificazione del portafoglio è aumentata dopo la vendita di PartnerRe, con 5,4 miliardi di euro di liquidità distribuiti nel 2023 in società, investimenti e riacquisti di azioni proprie.
Agli azionisti è stato proposto un dividendo ordinario di circa 100 milioni, pari a 0,46 euro per azione, in rialzo dai 0,44 per azione dell’anno prima. Riparte il programma di riacquisto di azioni per i restanti 250 milioni di euro.Il dividendo proposto, se approvato dall’assemblea, sarà corrisposto il 3 giugno e sarà versato agli azionisti il 31 maggio 2024.
La posizione finanziaria netta consolidata del al 31 dicembre 2023 è negativa per 3,968 miliardi, una variazione negativa di 4,763 miliardi rispetto all’anno precedente.
Exor N.V. è una holding finanziaria olandese controllata dalla famiglia italiana Agnelli. Fondata nel 1927 come Istituto Finanziario Industriale realizza investimenti con orizzonte di lungo termine in società internazionali, prevalentemente in Europa e negli Stati Uniti. Oltre al gruppo automobilistico Stellantis, i principali investimenti di Exor includono anche la compagnia di capital good CNH Industrial, il gruppo industriale Iveco, la casa automobilistica Ferrari, la società calcistica Juventus, il settimanale The Economist e il gruppo editoriale GEDI. Quotata nell’indice FTSE MIB della Borsa Italiana fino al settembre 2022, ora è quotata solo alla Borsa di Amsterdam.