L’autorità cinese di regolamentazione dei titoli ha pubblicato oggi una bozza di norme per rafforzare le regole su quotazioni societarie, delisting e trading quantitativo, con l’intento di migliorare il mercato azionario e proteggere gli interessi degli investitori.
In particolare la China Securities Regulatory Commission (CSRC) ha rafforzato i requisiti di delisting per costringere le società non qualificate a uscire dal mercato e ha promesso di intensificare gli sforzi per verificare queste operazioni. Per migliorare la qualità delle società quotate, la CSRC ha dichiarato di voler aumentare moderatamente i requisiti di reddito operativo e utile netto e vuole ampliare le ispezioni in loco delle società sottoposte a revisione dell’IPO e dei relativi intermediari. L’autorità ha inoltre proposto requisiti normativi differenziati più severi per il trading ad alta frequenza per mantenere l’equità nei mercati, implementando ulteriori meccanismi di reporting e addebitando commissioni differenziate.
La proposta di queste nuove morme arriva per ristabilire la fiducia degli investitori dopo che il mercato azionario cinese è sceso ai minimi di cinque anni a febbraio.
I mercati azionari cinesi hanno avuto un inizio anno infelice, con una crescita economica irregolare, dopo le restrizioni imposte per il Covid, e un mercato immobiliare che continua a stare in crisi, senza contare le tensioni geopolitiche in corso con l’Occidente: tutto ciò ha consolidato la determinazione degli investitori stranieri a tenersi alla larga dai mercati. Il valore di mercato totale delle azioni cinesi e di Hong Kong è crollato di oltre 6.000 miliardi di dollari dai picchi del 2021.