Larry Fink, CEO di BlackRock, che ha pubblicato oggi gli ultimi utili trimestrali, ha previsto che la Federal Reserve probabilmente taglierà ancora i tassi di interesse quest’anno senza, però, riuscire a raggiungere il suo obiettivo sull’inflazione. Una tesi che in parte coincide con quanto dichiarato anche da Susan Collins della Fed di Boston.
Con i mercati stretti tra incertezze sulla politica monetaria e soprattutto paure di un’escalation in Medio Oriente il capo del più grande gestore finanziario del mondo ha affermato che è improbabile che la banca centrale raggiunga presto il suo obiettivo del 2%.
Ancora di più dopo il report pubblicato in settimana dove si dimostrava che a marzo i prezzi al consumo erano aumentati del 3,5%. Resta però una Fed che, con ogni probabilità potrebbe alleviare le pressioni apportando delle modifiche, due secondo lui, per questo 2024. A dare man forte alla sua teoria anche le ultime minute della Fed in cui si esplicitavano le intenzioni da parte dei vari membri di avere maggiori informazioni e più sicurezza su un andamento dell’inflazione costantemente diretto verso il target del 2%.
«Quando tutti hanno detto che avremmo avuto sei tagli all’inizio di quest’anno, da parte di noti economisti, ho detto forse due e sto ancora dicendo forse due.»
«L’inflazione si è ridotta e continuerà a ridursi. Ma si ridurrà fino a raggiungere quel tasso finale che la Federal Reserve sta cercando? Ho dei dubbi. Credo che potremmo ottenere un’inflazione stabile tra il 2,8% e il 3%? La definirei una vittoria».