Passione e piacere sono due parole che possono sembrare così lontane dalla finanza eppure se facciamo di loro un investimento possono rendere abbastanza da combattere l’inflazione. In termini tecnici sono chiamati passion investment o pleasure asset perché legati alle passioni individuali.
Sono formule alternative per diversificare il portafoglio rispetto alle soluzioni offerte dalla finanza tradizionale. Prima erano soluzioni tipiche di una certa clientela molto facoltosa e di collezionisti. Ora attraggono anche i risparmiatori che dispongono di somme più contenute ma che puntano su beni rifugio come vino, arte, auto e moda.
Siamo partiti proprio dalla moda, da quello che su molti media è stato definito il caso Birkin, la borsa iconica di Hermes, la bella e impossibile finita in tribunale a San Francisco a causa delle liste d’attesa a cui la maison francese sottopone i suoi clienti pur di averla, che secondo il modus operandi dell’azienda, devono essere fidelizzati prima di poter solo pensare di accedere a anni di attesa per comprare l’esclusiva bag.
Borse iconiche come quelle di Chanel o la Birkin di Hermes sono in grado di offrire rendimenti ben superiori all’inflazione, con quotazioni cresciute in alcuni casi anche fino al 38%.
Da qui l’idea di affrontare il tema degli investimenti che ci recano così tanto piacere, abbiamo deciso di intervistare Marcello Cerro Consulente finanziario certificato €fpa European Financial Advisor con 26 anni di esperienza. Con lui abbiamo fatto un’ampia panoramica sui pleasure assets e su la tipologia di investitori.
Cosa sono i pleasure assets?
«Pleasure assets è un termine che può essere utilizzato in vari contesti, ma comunemente si riferisce agli aspetti o alle risorse che portano piacere o soddisfazione a un individuo, un’azienda o un marchio. Ad esempio, nel marketing, potrebbe riferirsi agli elementi di un prodotto, servizio o esperienza che creano una sensazione di piacere o gratificazione per i consumatori. Questi possono includere caratteristiche del prodotto, emozioni evocate dall’esperienza del marchio, aspetti visivi o sensoriali, e altro ancora».
Quanto rendono in generale?
«Il rendimento dei pleasure assets può variare significativamente a seconda del settore, del marchio e della strategia di marketing adottata. In alcuni casi, i pleasure assets possono contribuire in modo significativo alla percezione del valore del marchio e alla fedeltà dei clienti, portando a un aumento delle vendite e alla crescita del business nel lungo termine. Tuttavia, misurare direttamente il rendimento dei pleasure assets può essere complesso poiché coinvolge spesso elementi soggettivi come le emozioni e le percezioni dei consumatori. Le aziende di solito monitorano metriche come la soddisfazione del cliente, la fidelizzazione del cliente, l’engagement sui social media e le vendite per valutare l’impatto dei loro pleasure assets».
Ad oggi chi investe maggiormente in questi assets illiquidi?
«Gli investitori che tendono a investire maggiormente in pleasure assets illiquidi includono individui ad alto patrimonio netto, famiglie facoltose, fondi di private equity, fondi di investimento alternativi e altre entità finanziarie specializzate in investimenti non tradizionali. Questi investitori sono spesso alla ricerca di opportunità di investimento che offrano rendimenti
superiori rispetto ai mercati finanziari tradizionali e sono disposti a bloccare il loro capitale per periodi più lunghi in cambio di potenziali profitti elevati. Inoltre, alcune aziende stesse possono investire in pleasure assets illiquidi come parte della loro strategia di sviluppo del marchio e di creazione di valore a lungo termine. Tuttavia vi è anche una componente a basso reddito disponibile ad investire in prodotti illiquidi o per status simbol o perchè sperano in potenziali profitti elevati».
Come si investe in pleasure assets e quali sono i vantaggi?
«Gli investimenti in pleasure assets possono assumere diverse forme, a seconda del tipo di asset considerato. Alcuni esempi includono investimenti in arte, vini pregiati, automobili d’epoca,
immobili di lusso, gioielli rari, collezionabili e altro ancora. Ecco alcuni modi comuni per investire in pleasure assets. Acquisto diretto: Acquistare l’asset direttamente sul mercato, ad esempio acquistando opere d’arte da gallerie o case d’asta, o acquistando vini pregiati da cantine specializzate. Fondi di investimento specializzati: Investire in fondi di investimento alternativi o fondi di private equity che si concentrano su pleasure assets specifici, come ad esempio fondi che investono in collezionabili di lusso. Crowdfunding: Partecipare a piattaforme di crowdfunding specializzate che consentono agli investitori di finanziare progetti o acquistare quote di ownership in assets come vini pregiati, opere d’arte o immobili di lusso. Investimenti attraverso mercati specializzati: Alcuni mercati specializzati consentono agli investitori di acquistare e vendere pleasure assets, come ad esempio le piattaforme online dedicate alla compravendita di opere d’arte o collezionabili. I vantaggi degli investimenti in pleasure assets possono includere potenziali rendimenti elevati, diversificazione del portafoglio, protezione dall’inflazione (specialmente per gli investimenti in beni fisici come l’arte e l’immobiliare), e il piacere personale derivante dal possedere e godere di assets di lusso. Tuttavia, è importante notare che gli investimenti in pleasure assets possono essere rischiosi e richiedono una buona comprensione del mercato e una pianificazione finanziaria adeguata».
Può dare qualche consiglio? Su cosa investire al momento tra i vari oggetti?
«La scelta di su cosa investire dipende da vari fattori, tra cui il budget, l’orizzonte temporale, il livello di rischio e le preferenze personali. Tra i settori che possono offrire opportunità interessanti includono: l’arte, i vini pregiati, gli immobili di lusso. Come tutti gli oggetti collezionabili: monete antiche, orologi di lusso, o giocattoli vintage possono avere valore di mercato.
Per poi passare ai classici gioielli di alta qualità, soprattutto con pietre preziose rare. E la moda come capi di abbigliamento unici, edizioni limitate, collezioni esclusive o persino esperienze virtuali di moda. E’ importante tener presente che la moda digitale è ancora un settore relativamente nuovo e in evoluzione. Prima di investire, è importante fare una ricerca approfondita sul settore di interesse, consultare esperti del settore e valutare attentamente il potenziale di rendimento e i rischi associati a ciascun investimento».
Che differenza c’è tra pleasure assets e investment assets?
«La differenza principale tra pleasure assets e investment assets risiede nel loro scopo e nella loro funzione all’interno di un portafoglio finanziario: pleasure assets, sono asset principalmente acquistati per il piacere personale o per il loro valore intrinseco oltre al rendimento finanziario. Gli esempi includono opere d’arte, vini pregiati, gioielli, automobili d’epoca e altre collezioni di lusso. Sebbene possano apprezzarsi nel tempo, l’acquisto di pleasure assets è spesso motivato dalla passione, dall’estetica o dal desiderio di possedere oggetti desiderabili piuttosto che dall’obiettivo di generare profitti finanziari. Gli investment assets vengono principalmente acquistati con l’obiettivo di generare un rendimento finanziario. Gli esempi includono azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento, immobili per investimento e altre forme di investimenti finanziari. Gli investment assets sono selezionati e gestiti in modo da massimizzare il rendimento del portafoglio e raggiungere gli obiettivi finanziari dell’investitore, come la crescita del capitale, il reddito o la diversificazione del rischio».
Beni di lusso come borse griffate delle Maison del lusso possono essere considerati beni rifugio?
«I beni di lusso, come le borse griffate non sono tradizionalmente considerati beni rifugio nel senso classico del termine. I beni rifugio sono asset considerati sicuri durante periodi di turbolenza economica o instabilità sui mercati finanziari, come ad esempio l’oro, i titoli di stato o le valute stabili. Tuttavia, in alcuni casi, i beni di lusso possono essere considerati rifugi di valore per gli acquirenti che cercano di proteggere il proprio capitale dalla svalutazione o dall’inflazione. Alcuni acquirenti possono investire in borse griffate o altri beni di lusso come forma di diversificazione del portafoglio o come riserva di valore. Tuttavia, è importante notare che il valore di tali beni può essere influenzato da fattori come le tendenze di moda, la domanda dei consumatori e la percezione del marchio, che possono rendere il loro valore più soggetto a fluttuazioni rispetto a beni rifugio tradizionali».
Caso Birkin di Hermes: dopo che la maison ha “blindato” la vendita della borsa di lusso più iconica, legandola a vendite di altri beni del marchio, rendendola ancora più unica e inarrivabile, ci può spiegare se realmente investire in una borsa di lusso sia un buon affare?
«Investire in una borsa di lusso può essere un affare vantaggioso in determinate circostanze, ma è importante considerare diversi fattori prima di prendere una decisione di investimento: valutazione del valore, prima di acquistare una borsa di lusso come investimento, è importante valutare attentamente il suo valore attuale e potenziale. Ciò può richiedere la ricerca sul marchio, sul modello specifico della borsa, sulla sua rarità e sulla domanda dei collezionisti. Lo stato e autenticità, le borse in condizioni perfette e complete di confezione originale possono avere un valore superiore sul mercato dei collezionisti. Così come le tendenze di mercato nel settore delle borse di lusso. Alcune borse possono godere di un aumento del valore nel tempo a causa della loro rarità o del loro status iconico, mentre altre possono perdere valore a causa di cambiamenti nelle preferenze dei consumatori o nel mercato. Diversificazione del portafoglio, investire in una borsa di lusso dovrebbe essere considerato come parte di una strategia di diversificazione del portafoglio. Investire in una borsa di lusso può essere un’opzione interessante per alcuni investitori, ma richiede una valutazione attenta e una comprensione delle dinamiche di mercato nel settore del lusso».
Come ha spiegato nel dettaglio Cerro, i pleasure assets sono considerati beni illiquidi ma che diventano, però, sempre più liquidi se è vero che il mercato dei pleasure assest si sta ampliando sia in termini geografici, seguendo i flussi della ricchezza, che di monitoraggio e andamento delle quotazioni.
Come un altro caso emblematico dell’uomo più ricco al mondo con un patrimonio di oltre 185 miliardi di euro, Monsieur Bernard Arnault, fondatore e proprietario di Lvmh, che dopo aver fatto sua, nel 2013, la storica pasticceria Cova di Milano, ora ha meso gli occhi su un altro gioiello della città meneghina: la Casa degli Atellani, dimora gioiello che nel 1490 fu donata da Ludovico il Moro al nobile Signor Giacometto di Lucia dell’Atella.
Di fronte alla domanda se investire anche su asset illiquidi seguendo il proprio cuore e passione, la risposta l’ha data per tutti Monsieur Arnault. Allora potremmo anche noi provare nella mission impossible di metterci in lista per una Birkin.