Il fatturato delle aziende dell’arredo e dell’illuminazione è diminuito del 2,8% a causa delle tensioni geopolitiche, con una diminuzione del 3,5% delle esportazioni e dell’1,7% delle vendite nazionali. Le imprese segnalano una riduzione dei margini industriali, difficoltà nel reperire profili professionali adeguati e problemi legati al ridotto potere d’acquisto della clientela e alla debole domanda. La concorrenza sui prezzi è vista come un problema significativo, mentre la competizione sulla qualità preoccupa solo una piccola percentuale di aziende.
E’ quanto emerge dall’Osservatorio sul settore realizzato dall’Area Studi di Mediobanca sulla base di un questionario condotto tra il 10 marzo e l’11 aprile a circa 330 imprese, con un fatturato di oltre 10 milioni di euro nel 2022 e con vendite pari al 60% dell’intero sistema.
A pesare sul fatturato complessivo le tensioni geopolitiche, che hanno contribuito alla diminuzione del 3,5% delle esportazioni, mentre le vendite nazionali hanno subito una contrazione dell’1,7%.
Il 57,8% delle aziende intervistate ha indicato una riduzione dei margini industriali e il 46,7% del campione delle imprese intervistate ha trovato problematico reperire profili professionali adeguati. Per il 44,4% delle imprese, inoltre, è stato difficile utilizzare pienamente la propria capacità produttiva a causa del ridotto potere d’acquisto della clientela e a una domanda debole.
Ha pesato quasi in egual percentuale l’inasprimento della concorrenza di prezzo. Non preoccupa, invece, la competizione sulla qualità, segnalata come problema solo dal 4,4% delle aziende italiane.