Nonostante la buona volontà dimostrata in apertura, Wall Street chiude ancora in negativo condizionata sia dalle condizioni internazionali che dalle parole del presidente della Federal Reserve Jerome Powell che ha affermato che i tassi di interesse potrebbero dover rimanere elevati. Il comparto tecnologico regge sebbene Apple tenda a zavorrare con un risultato negativo. Tra i protagonisti, sotto pressione real estate e utility.
Al suono della campanella finale l’S&P500 perde lo 0,21%, mentre il Nasdaq scende dello 0,12%. Si salva solo il Dow Jones aumentato dello 0,17% soprattutto per merito del rally di UnitedHealth sulla scia di ricavi migliori del previsto per il primo trimestre. In calo, invece, Johnson & Johnson a causa di risultati trimestrali contrastanti. Morgan Stanley ha chiuso con il segno più a differenza di BofA i cui titolo è crollato dopo aver annunciato che i profitti e le entrate sono diminuiti.
Fanno riflettere, invece, i movimenti sui titoli del Tesoro americano: quello a 2 anni è salito sopra il 5% proprio dopo le dichiarazioni di Powell. Tesla, poi potrebbe posticipare la produzione di alcuni modelli.