Elon Musk usa la scure anche in Europa. I tagli sono stati decisi in Germania, per il momento, e sebbene ridotti a 300 dagli iniziali 3mila, e riferiti a lavoratori temporanei, i tagli arrivano Tesla, rientrano in un più ampio piano di riduzione della forza lavoro che dovrebbe comprendere 14mila esuberi totali nel mondo.
Alla base della decisione, il crollo del mercato delle auto elettriche oltre ai ritardi nelle consegne nello stabilimento europeo di Grünheide.
«Siamo convinti che solo un’organizzazione efficiente e snella sia ben posizionata per le sfide future. La nostra esperienza dimostra che questo approccio contribuisce in modo significativo al nostro successo. Stiamo esaminando questa misura e la porteremo avanti per la Gigafactory di Berlino-Brandeburgo nel rispetto di tutti i requisiti in materia di diritto del lavoro e di co-determinazione, con il coinvolgimento del comitato aziendale» si legge nel comunicato, lo stesso in cui si considera infondata la notizia di 3mila licenziamenti nella gigafactory vicino Berlino.