E’ il giorno della grande manifestazione dei due sindacati riuniti Cgil e Uil, insieme con i segretari generali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, tornati in piazza per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per il diritto alla cura e alla sanità pubblica, per una giusta riforma fiscale e la tutela dei salari.
L’appuntamento finale del corteo è piazzale Ostiense, dove è allestito il palco, da dove i leader dei sindacati tengono i loro discorsi conclusivi. Cgil e Uil scendono di nuovo in piazza a meno di dieci giorni dallo sciopero dell’11 aprile, per chiedere zero morti sul lavoro, una giusta riforma fiscale, un nuovo modello sociale di fare impresa.
«Da questa piazza arriva il messaggio del Paese reale, visto che stanno raccontando delle balle, irreggimentando e cercando di controllare tutto: questo è il Paese reale che parla, che dice quali sono i problemi e che c’è bisogno di cambiare: si ascolti il mondo del lavoro, che tiene in piedi questo Paese e non ce la fa più – così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dalla manifestazione con la Uil, aggiungendo che – non abbiamo alcuna intenzione di fermarci».
«Siamo qui per dimostrare che c’è un paese reale che soffre, che ha difficoltà ad arrivare a fine mese, a fruire dei servizi sanitari: 6 milioni di poveri, 5 milioni di lavoratori con il contratto scaduto aspettano risposte, sul lavoro, la sicurezza, la sanità. E ci sono persone che pagano sempre le tasse e qualcuno che non le paga mai e il governo fa finta di non vedere – queste le parole del segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, arrivando al corteo con la Cgil – Ci aspettiamo dalla politica attenzione e risposte concrete, abbiamo una politica molto preoccupata dalle competizioni elettorali».