Le entrate fiscali della Cina nel primo trimestre sono scese del 2,3% rispetto all’anno precedente, a causa di alcuni fattori speciali, tra cui le precedenti politiche di taglio delle tasse, secondo quanto dichiarato oggi dal ministero delle Finanze, secondo cui, escludendo queste voci il dato è aumentato di circa il 2,2% nel periodo indicato.
In un contesto di debole domanda interna e di crisi immobiliare, quest’anno Pechino ha deciso di investire nel settore manifatturiero ad alta tecnologia per rilanciare l’economia. «Rafforzaremo il controllo macroeconomico, ci concentreremo sull’espansione della domanda interna, coltiveremo e svilupperemo nuovi fattori di crescita e preverremo e disinnescheremo i rischi per migliorare la qualità e l’efficienza delle politiche fiscali e favorire la ripresa economica», ha affermato.
La seconda economia mondiale è cresciuta più velocemente del previsto nel primo trimestre, offrendo un po’ di sollievo ai funzionari, ma gli indicatori di marzo hanno mostrato che la domanda interna rimane fragile.