Le partnership tra Microsoft e Amazon sull’AI sono sotto il controllo delle autorità di regolamentazione britanniche. In particolare sotto la lente di ingrandimento ci sarebbero alcuni accordi stretti dalle due aziende con altre più piccole ed attive nel settore dell’intelligenza artificiale, accordi che secondo le autorità di controllo potrebbero essere in realtà delle vere e proprie fusioni. Tra queste quelli di Microsoft con la società francese di intelligenza artificiale Mistral e l’investimento di Amazon nella startup statunitense Anthropic, nonché l’assunzione da parte di Microsoft di ex dipendenti di Inflection AI.
Microsoft ha recentemente effettuato un investimento di 15 milioni di euro (16 milioni di dollari) in Mistral, una società fondata da ex dipendenti di Meta e Google. In base all’accordo, Mistral, renderebbe disponibile la sua tecnologia di intelligenza artificiale generativa sulla piattaforme di cloud computing Azure di Microsoft.
Amazon, nel frattempo, ha investito ben 4 miliardi di dollari nella società statunitense di intelligenza artificiale Anthropic, mantenendone una quota di minoranza senza avere un posto nel consiglio di amministrazione.
In una dichiarazione, un portavoce di Microsoft ha affermato «Rimaniamo fiduciosi che le pratiche commerciali comuni come l’assunzione di talenti o l’effettuazione di un investimento frazionario in una start-up di intelligenza artificiale promuovano la concorrenza e non siano la stessa cosa di una fusione. Forniremo all’Autorità britannica per la concorrenza e i mercati le informazioni necessarie per completare rapidamente le sue indagini».
Un portavoce di Amazon ha affermato che «A differenza delle partnership tra altre startup di intelligenza artificiale e grandi aziende tecnologiche, la nostra collaborazione con Anthropic prevede un investimento limitato, non dà ad Amazon un ruolo di direttore del consiglio o di osservatore e permette ad Anthropic di eseguire i suoi modelli su più fornitori di servizi cloud».