In aumento i pericoli dal web. Infatti secondo quanto rilevato dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) nella Relazione annuale al Parlamento, nel 2023 lo Csirt (Computer security response team Italia) sono stati affrontati 1.411 eventi, quasi 4 al giorno, uno ogni 6 ore. Una cifra che rappresenta anche un aumento di quasi il 30% (29% per la precisione) sul 2022. Infatti in quell’anno i casi rilevati si erano fermati a 1.094.
Sempre nel 2023 i target in Italia sono stati 3.302 contro i 1.150 del 2022. Interessante notare come un singolo evento in realtà sia caratterizzato da una molteplice funzione infatti un caso di phishing può essere usato anche per la diffusione di un malware. Stando al rapporto le aree più colpite sono le telecomunicazioni e le pubbliche amministrazioni mentre le tipologie di attacco più frequenti sono Ddos, malware attraverso e-mail, phishing e ransomware.
Come sottolineato dagli esperti di Acn «lo spostamento delle nostre vite nel cyberspazio, soprattutto dopo il massiccio ricorso allo spazio virtuale durante la pandemia, ha accresciuto la pericolosità degli attori ostili, e in più occasioni ha messo a rischio la possibilità per i cittadini di fruire di servizi essenziali, ‘in primis’ quelli sanitari».